Per pignoramento del conto corrente si intende una procedura di recupero crediti che ha ad oggetto i beni mobili di proprietà del debitore in possesso di terzi.
In questo specifico caso si tratta di somme di denaro depositate presso una banca.
In altre parole, è un’esecuzione forzata del credito non pagato da parte del creditore nei confronti del debitore e le cui diverse modalità sono disciplinate dal Codice Civile italiano.
Infatti, oltre al pignoramento mobiliare, il creditore potrebbe ricorrere anche a quello immobiliare.
Tale espropriazione presso terzi chiama in causa i seguenti soggetti:
- il creditore che dà il là alla procedura di pignoramento;
- il debitore che subisce la procedura di pignoramento;
- la banca, che è il soggetto terzo soltanto a fini processuali.
Le peculiarità del pignoramento del conto corrente sono le seguenti:
- impedisce al terzo soggetto di pagare. Ovvero di consegnare l’incombenza al debitore esecutato e di accertarsi della sua sussistenza;
- è un atto abbastanza complesso che contiene degli elementi appartenenti all’articolo 543 del Codice di Procedura Civile.
Conseguenze ed effetti di un pignoramento del conto corrente
Una delle principali conseguenze di un pignoramento del conto implica il blocco dello stesso.
Tutte le operazioni successive compiute dal debitore nei confronti del creditore sono considerate relativamente inefficaci.
Cosa significa? Anche se un atto posto in essere viene considerato valido tra le parti, non potrà essere opponibile al creditore.
La banca viene chiamata in causa dalla procedura e dovrà trasferire le somme presenti.
Per tale ragione la procedura ordinaria prevede delle ulteriori fasi, come la dichiarazione del terzo. Dopo l’operazione di trasferimento positiva, il giudice provvederà a integrare il contraddittorio e a emanare l’ordinanza dei trasferimenti.
La banca dovrà dichiarare le somme attualmente presenti sul conto del debitore, a patto che il saldo sia positivo.
Nel caso in cui, dopo le verifiche, la banca accerta che il saldo è invece negativo, dichiarerà di non essere debitor debitoris.
Caso particolare di esito negativo del pignoramento presso terzi si verifica quando sul conto vi è uno scoperto di conto corrente.
Gli effetti della notifica dell’atto di pignoramento
Nell’ambito del recupero crediti, la notifica di pignoramento deve contenere tutti gli elementi previsti dall’articolo 543 del Codice di Procedura Civile. Gli effetti che produce l’atto in sé sono i seguenti:
- gli atti di disposizione sul credito compiuti dal debitore, come i pagamenti o i prelievi, non creano nessun effetto diretto nei confronti del creditore.
- nel momento in cui l’atto di pignoramento viene perfezionato in tribunale, diventa inopponibile al creditore precedente, così come ogni fatto che estingue il credito.
- ogni evento che estingue il credito successivo alla notifica di pignoramento diventa inopponibile al creditore.
- possono anche essere pignorati i crediti futuri nel momento in cui diventano esigibili successivamente al perfezionamento del pignoramento.
Tempistiche del pignoramento del conto corrente
Pignoramento conto: le tempistiche? Innanzitutto, l’avvocato preposto al pignoramento del conto corrente deve preparare l’atto e poi farlo firmare. Siccome l’attività lavorativa in tantissimi studi legali è abbastanza intensa, potrebbero volerci dei giorni.
Successivamente, l’atto di pignoramento va portato presso l’ufficiale giudiziario. Questo dovrà poi notificare l’atto sia al creditore che alla banca. Insomma, trascorreranno altri giorni prima che questo iter iniziale venga adempiuto.
Intanto il debitore, se viene a conoscenza di questa procedura nei suoi confronti, ha il tempo necessario per svuotate il proprio conto corrente. Infatti, prima che la banca riceva formalmente l’atto di pignoramento, il debitore può utilizzare il conto liberamente, facendo prelievi sia tramite sportello che bancomat.
Nel momento in cui l’atto di pignoramento arriva in banca, il conto viene definitivamente bloccato, soltanto però per la parte delle somme pignorate.
L’Avvocato Luca Pompei è il CEO di Rescos SPA, uno studio di avvocati specializzato nel recupero crediti. La filosofia di Rescos è quella di offrire un servizio di recupero crediti completamente gratuito per il creditore, senza alcun costo aggiuntivo. Non ci sono spese di apertura pratica, nessuna percentuale sul credito recuperato e nessun anticipo richiesto.
Laureato con lode presso l’Università di Roma La Sapienza, si è immediatamente orientato verso la professione forense dopo il percorso universitario. Abilitato all’esercizio della professione forense all’età di 26 anni, l’Avv. Luca Pompei offre consulenza legale in vari ambiti del diritto civile e commerciale.
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