Avvocato domiciliatario: qual è il suo ruolo? Capita alcune volte che un avvocato è impossibilitato a presiedere personalmente a un’udienza. Capita soprattutto se questa si svolge lontano dalla sede in cui svolge le sue mansioni.
Ad esempio, un avvocato di Roma deve presiedere una causa di recupero crediti a Bologna.
Come potrebbe ovviare all’impossibilità di recarsi presso il tribunale del capoluogo piemontese? Avvalendosi dell’avvocato domiciliatario.B
Chi è l’avvocato domiciliatario?
Un legale domiciliatario è una figura professionale cui vengono recapitate notifiche e comunicazioni riguardanti un suo collega, che ha eletto domicilio presso il suo studio.
In pratica, un avvocato domiciliatario a Roma è un legale che, senza compiere prestazioni processuali, riceve comunicazioni e notifiche destinate al cliente che ha eletto domicilio presso il suo studio.
la domiciliazione è obbligatoria?
In passato, secondo l’Art. 82, r.d. n. 37/1934, vi era l’obbligo di eleggere domicilio nel luogo dove ha sede l’autorità giudiziaria presso la quale il giudizio è in corso.
Se un legale con sede a Roma doveva presiedere alla tipica causa di recupero crediti da avvocato a Milano, era obbligato a domiciliarsi nella Capitale in modo da ricevere tutte le comunicazioni inerenti al processo.
Al giorno d’oggi, attraverso il domicilio digitale, le cose sono notevolmente cambiate.
Per diventare domiciliatario a Milano, basta avere una PEC in cui ricevere le comunicazioni e le notifiche.
Quando serve questa figura?
Nonostante la tecnologia abbia facilitato non poco la nomina di un avvocato domiciliatario, ciò non significa che tale figura non serva più.
Se una causa di recupero crediti a Milano non può essere seguita da un avvocato che ha sede a Roma, l’intervento di un legale domiciliatario è quanto mai opportuno.
In questo caso infatti l’avvocato domiciliatario farà qualcosa in più di limitarsi a ricevere le comunicazioni dal tribunale.
funzioni e compiti
Tale figura riceve le notifiche e le comunicazioni inviate dal suo collega e le trasmette al diretto interessato. Il suo obbligo, però, non si limita soltanto a questo.
Il domiciliatario difatti sostituisce anche l’avvocato titolare della causa in tribunale durante l’udienza. Provvede inoltre ad adempiere a tutti i compiti necessari affinché l’esito della causa sia positivo.
Si preoccupa infatti di effettuare anche tutti quei compiti quali notifiche o accesso alla cancelleria.
E’ importante però sottolineare come questi ulteriori doveri non derivano dalla mera domiciliazione, ma da un espresso mandato che il dominus gli ha conferito.
Affinché vengano quindi seguiti da vicino gli adempimenti materiali che non possono essere fatti dal dominus residente ad esempio a Roma (tipo la notifica dell’atto di pignoramento e la presenza in udienza) entra in gioco il legale che abbia studio nella città dove vi è in corso il giudizio.
Ecco dunque che l’avvocato domiciliatario non solo riceverà le notifiche del procedimento, ma dovrà anche curare tutti gli altri adempimenti, agendo come vero e proprio sostituto del difensore di fiducia.
Chi paga il compenso al domiciliatario?
La domanda a questo punto è lecita: chi si occupa di pagare la parcella all’avvocato domiciliatario? In fondo, anche se non titolare della causa in essere, è pur sempre un legale chiamato a effettuare il suo lavoro e, di conseguenza, ha il diritto di essere pagato.
La risposta a questa domanda, però, presuppone due ipotesi:
- nel caso in cui il domiciliatario ha ricevuto direttamente l’incarico dall’avvocato del cliente, il suo onorario dovrà essere pagato dal collega in quanto agisce in sua esplicita vece;
- invece, se è il cliente a nominare l’avvocato domiciliatario, allora sarà dovere suo pagargli la parcella.
- Nel caso di incarico conferito con il gratuito patrocinio, il costo del domiciliatario rientrerà nel compenso pagato dallo Stato.
L’Avvocato Luca Pompei è il CEO di Rescos SPA, uno studio di avvocati specializzato nel recupero crediti. La filosofia di Rescos è quella di offrire un servizio di recupero crediti completamente gratuito per il creditore, senza alcun costo aggiuntivo. Non ci sono spese di apertura pratica, nessuna percentuale sul credito recuperato e nessun anticipo richiesto.
Laureato con lode presso l’Università di Roma La Sapienza, si è immediatamente orientato verso la professione forense dopo il percorso universitario. Abilitato all’esercizio della professione forense all’età di 26 anni, l’Avv. Luca Pompei offre consulenza legale in vari ambiti del diritto civile e commerciale.
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