La visura catastale è un documento che riporta, all’interno di una tabella, i dati degli immobili registrati.
Una visura può essere:
- per soggetto, ove si indica il nominativo della persona e gli immobili a esso collegati
- per immobile, ossia che riporta i dati catastali che si riferiscono a un bene specifico,
- attuale, ossia che riporta i dati correnti,
- storica, ossia ove si riportano i dati passati.
Quando le imprese hanno di fronte il problema delle fatture insolute, possono chiedere degli accertamenti immobiliari. Accertamenti effettuati tramite visura catastale che riguardano una persona fisica o giuridica, questa consente di conoscere il numero di immobili posseduti dal cliente debitore.
I beni immobili del debitore sono la garanzia migliore ad appannaggio dell’azienda per non rimanere a mani vuote. In pratica, sono asset tangibili, dal solido valore e aggredibili con molta facilità.
L’utilità della visura catastale per il recupero crediti
Le indagini debitore partono quindi da una visura, la quale serve per valutare la solvibilità di un debitore a cui risultano intestate case, magazzini o uffici. Per ottenere la visura catastale bisogna rivolgersi all’Agenzia delle Entrate. La ricerca viene effettuata per codice fiscale, se trattasi di persona fisica, e per partita IVA, se si tratta di una persona giuridica.
Si può utilizzare il servizio online per effettuare la ricerca, a patto che il soggetto interessato sia abilitato alla piattaforma Entratel/Fisconline.
La rendita catastale, nonostante sia legata al valore dell’immobile, non è in grado di stabilire il prezzo di vendita dell’immobile in un determinato momento.
L’unico modo per stabilire il suo valore immobiliare è effettuare un’indagine di mercato. Operazione questa molto più complessa della visura e che comporta determinate competenze. Quindi, il fai da te è praticamente inutile senza l’appoggio di qualcuno che fa questo di mestiere.
Calcolare in modo errato il valore di un immobile potrebbe essere deleterio. Infatti, non è sufficiente che il prezzo di vendita sia più o meno allineato al valore del credito avanzato. Il motivo è che, durante le vendite giudiziarie tramite asta, l’immobile viene ceduto con uno sconto.
Se, ad esempio, il credito avanzato è 50, il creditore deve aggredire un immobile con un valore pari al doppio del credito.
Il pignoramento: un’arma efficace
Se il recupero crediti non dà i frutti sperati in quanto inesigibile, è di fondamentale importanza svolgere i precedenti passaggi nel modo giusto.
L’ingiunzione di pagamento è la prima mossa da fare. Nel caso in cui non vada a buon fine, il creditore potrà adire alle vie legali. Se il giudice riconoscerà il credito avanzato, la riscossione è la diretta conseguenza, a cui è legato il pignoramento dei beni immobiliari.
Ecco perché è importante in questa fase l’aver condotto un’indagine catastale sui beni immobiliari posseduti dal debitore. Se questa operazione venisse omessa e, in fase di giudizio, il creditore scoprisse che il debitore non possiede alcun immobile, tutto quanto sarebbe stato vano.
Per fortuna, spesso accade che il debitore, resosi conto che il creditore possiede tutte le informazioni necessarie per procedere in giudizio, preferisca saldare il debito piuttosto che andare incontro a un pignoramento certo.
L’Avvocato Luca Pompei è il CEO di Rescos SPA, uno studio di avvocati specializzato nel recupero crediti. La filosofia di Rescos è quella di offrire un servizio di recupero crediti completamente gratuito per il creditore, senza alcun costo aggiuntivo. Non ci sono spese di apertura pratica, nessuna percentuale sul credito recuperato e nessun anticipo richiesto.
Laureato con lode presso l’Università di Roma La Sapienza, si è immediatamente orientato verso la professione forense dopo il percorso universitario. Abilitato all’esercizio della professione forense all’età di 26 anni, l’Avv. Luca Pompei offre consulenza legale in vari ambiti del diritto civile e commerciale.
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